Ubicazione:Italia - Veneto - Altopiano di Asiago
Il monte Cengio è una montagna del territorio comunale di Cogollo del Cengio (VI) situata all'estremità sud-ovest dell'Altopiano dei Sette Comuni alta 1.354 m s.l.m allo sbocco della Val d'Astico. È stata teatro di importantissime battaglie durante la prima guerra mondiale, che hanno coinvolto soprattutto i reparti dei Granatieri di Sardegna (che sulla montagna persero complessivamente, assieme ai fanti delle Brigate Catanzaro, Novara, Trapani e Modena, tra morti, dispersi e feriti, 10.264 uomini fra il 29 maggio e il 3 giugno 1916). La montagna divenne l'ultimo baluardo difensivo all'attacco austroungarico: in caso di conquista nemica, infatti, gli imperiali avrebbero potuto raggiungere agevolmente la pianura veneta. In particolare i Granatieri del 2º Reggimento, impegnati per la difesa dell'altopiano di Asiago, dopo avere esaurito le munizioni, ingaggiarono un furioso corpo a corpo con i soldati dell'Esercito austro-ungarico che li spingevano sempre più verso il baratro; giunti sull'orlo dei precipizio, i granatieri si difesero fino all'ultimo a colpi di baionetta ed infine, avvinghiando le loro braccia intorno ai corpi degli assalitori, li trascinarono con sé nel precipizio. Da allora quel dirupo è soprannominato "Il salto del Granatiere". Sono visitabili un'ardita mulattiera di arroccamento a precipizio sulla pianura sottostante, gallerie, postazioni militari e trincee ed una chiesetta dedicata ai soldati che qui hanno perso la vita. Punto culminante dell'area monumentale è la cima del Monte Cengio con la grande croce in tralicci di ferro, l'altare commemorativo e uno splendido panorama a tutto tondo. Poco sotto la cima, per onorare gli eroici caduti durante l'offensiva austriaca del 1916, è stata eretta la piccola Chiesa Votiva dei Granatieri di Sardegna ornata all’interno la pala della Madonna del Granatiere (1999) di Ernani Costantini. Accosto all’esterno della chiesa è la scultura del Granatiere costruita di pezzi di granate esplose dall'artista cogollese Giocondo Zordan posta nel 1975 dal Gruppo Alpini di Cogollo del Cengio.