Ubicazione: Italia - Trentino Alto Adige
Da Passo Cinque Croci si prende a destra il “sentiero della memoria” L38 con indicazioni “Museo all’aperto Prima Guerra Mondiale”, salendo lungo il dolce costone erboso di Cima Socede. Qui si trovano i resti delle prime baracche della postazione avanzata italiana. Da qui è visibile la Catena del Lagorai nella quasi sua interezza, linea di confine durante il primo conflitto mondiale, mantenuta salda dagli austroungarici che, fin dai primi giorni dell’entrata in guerra dell’Italia, avevano stabilito su queste vette impervie ed inaccessibili la loro postazione difensiva principale. Alle spalle, tutto il Gruppo di Cima d’Asta, la dorsale di Cima Lasteati, Monte Cengello, Cresta Ravetta fino a Monte Cima, monti sui quali gli italiani costruirono baracche, caverne, postazioni per artiglieria, trincee e strade di collegamento con il fondo valle; delle vere e proprie cittadelle di soldati dalle quali partirono i maggiori attacchi verso le linee austroungariche, dal maggio del 1915 fino alla disfatta di Caporetto, avvenuta i primi giorni di novembre del 1917. Proseguendo sul sentiero della memoria L38 si scende per qualche decina di metri fino a giungere al nucleo principale della postazione avanzata italiana di Cima Socede. Resti di baracche, trincee e caverne, ripulite dai detriti e consolidate a seguito di un recente intervento di ripristino, rendono perfettamente l’idea di come era organizzata e fortificata la postazione di questo tristemente conteso colle a controllo dell’importante valico del Passo Cinque Croci.